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Sermig, Arsenale della Pace, Torino.
La Madonna delle Tre Mani, Maria Madre dei giovani.
*** Questa icona è conservata ed esposta nella cappella della Chiesa principale dell'Arsenale della Pace. Il modo in cui l'icona sia arrivata all'Arsenale della Pace è un insieme di storie affascinanti.
La Madonna delle Tre Mani è un'icona del XIX secolo proveniente dalle regioni sud-occidentali della Russia. In questa icona la Madonna è raffigurata con tre mani secondo tradizioni molto antiche.Nel VIII l'imperatore dell'Impero Bizantino era Leo Issavr che perseguitava ferocemente i cristiani veneratori di icone. Nell'impero d'oriente appartenente agli Arabi era invece consentito il culto delle icone. Alla corte del Califfo vi era un ministro cristiano, Giovanni di Damasco che era molto attivo nello scrivere della bontà del culto delle icone. L'imperatore Issavr per liberarsi di lui inscenò un complotto ordito da Giovanni di Damasco contro il Califfo. Quest'ultimo credendo all'Imperatore si adirò con Giovanni e gli fece tagliare una mano. Giovanni sofferente di dolore e dall'ingiustizia passò una notte a pregare la Madonna Madre di Dio perchè lo sanasse. Addormentatosi, ricevette in sogno l'apparizione della Madre di Dio che gli annunciava la sua guarigione. Svegliatosi aveva di nuovo la mano attaccata al corpo. In seguito a questo fatto miracoloso dipinse un'icona della Madre di Dio aggiungendo una terza mano d'argento per celebrare il miracolo concessogli. Da allora l'immagine della Madonna delle tre mani si è diffusa in tutto il mondo iconografico.Durante la seconda guerra mondiale si racconta che Stalin in persona fece volare sopra i cieli di Mosca l'icona della Madonna della Tenerezza di Vladimir, dopo essere stato avvertito in sogno da un monaco che se la Madonna avesse compiuto tre cerci sopra Mosca l'avanzata dei tedeschi si sarebbe fermata.Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, racconta che questa icona, ispirata alla Madonna della Tenerezza di Vladimir con l'inserimento della terza mano ispirato alla tradizione di Giovanni di Damasco, gli è stata donata da Massimo D'Alema. A D'Alema, Olivero aveva chiesto un'icona con il volto di una madonna per i giovani. Per questo motivo il fondatore del Sermig ha successivamente scritto una preghiera intitolata Maria Madre dei Giovani:"Maria è dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità, l'intraprendenza, il coraggio. Maria Madre dei giovani coprili con il tuo manto, difendili, proteggili da male e poi mandali a dare speranza al mondo."Il Sermig, nato da un gruppo di giovani, fa dell'accoglienza e dell'educazione dei giovani uno dei suoi principali valori. Da quando questa icona è stata donata all'Arsenale della Pace è chiamata Icona della Madre dei giovani.